Arriva il finanziamento per consentire la messa in sicurezza della Riserva di Monte Cofano e la conseguente riapertura

Arriva il finanziamento per consentire la messa in sicurezza della Riserva di Monte Cofano e la conseguente riapertura

E’ stato finanziato, con un decreto del 4 novembre 2020, l’intervento per la mitigazione del rischio di caduta massi della Riserva Naturale Orientata di Monte Cofano per un importo globale di € 1.490.000,00.

Lo annuncia con un post, sul proprio profilo, l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Custonaci, Michele Riccobene.

“Una prerogativa del mio mandato è la riapertura della Riserva di Monte Cofano per dare un #futuro al nostro territorio – dichiara l’assessore Riccobene – proprio per questo ho seguito personalmente il progetto, sin dall’inizio ed in ogni sua fase, dai rilievi alle conferenze di servizio per l’ottenimento dei pareri, fino alla trasmissione del progetto al Commissario di Governo contro il Dissesto Idrogeologico nella Regione Siciliana, continuando a seguire a Palermo il farraginoso iter burocratico. La Riserva Naturale di Monte Cofano è un patrimonio naturalistico da preservare ma nello stesso tempo da fruire. Adesso attendiamo l’inizio dell’ultima fase che vedrà l’aggiudicazione e l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza con la successiva riapertura di tutta la Riserva di Monte Cofano”.

Come è noto una parte della riserva è chiusa dal 2017 a causa di frane e caduta massi e solo alcuni itinerari sono consentiti alla fruizione del pubblico che ogni anno, nonostante tutto, è stato sempre più numeroso.

Gli interventi previsti dal progetto sono di due tipologie: interventi di tipo passivo, nello specifico sono barriere paramassi nell’area prospiciente la Tonnara, interventi di tipo attivo che comprendono pannelli di funi in corrispondenza di fronti estesi di roccia fratturata e imbracature e placcaggi di singoli blocchi in equilibrio instabile. Dal punto di vista paesaggistico e naturalistico gli interventi strutturali sono di modesto impatto e mitigano il rischio di caduta massi. Oltre a questi interventi strutturali si attualizzeranno anche degli interventi non strutturali.

Non rimane che augurarsi una prosecuzione veloce che permetta la completa fruizione della riserva